Il terzo millennio ha visto la nascita di SMS, MMS, e-mail e cartoline inviate via internet per ogni occasione, dal Natale, al compleanno, all’onomastico… un vecchio spot pubblicitario ci ha scherzosamente educato a dire “Natale quando viene viene…” ma poi arriva anche la Pasqua… e le vacanze… e il compleanno… e così discorrendo… Ma un tempo come inviavamo i nostri auguri?
L’uso di inviare biglietti augurali illustrati per le ricorrenze festive ovvero il “Buon Natale”, “Buon Natale e Felice Anno Nuovo” e poi la “Buona Pasqua”, “Buon Anniversario”, “Buon Onomastico”, eccetera, risale alla prima metà dell’800, epoca che segna la prima stampa e la conseguente vendita a larga scala degli stessi.
In Europa fu per prima la Regina Vittoria a lanciare con successo questa nuova tendenza. Commissionò infatti, ad un artista inglese, svariate centinaia di cartoline per i suoi auguri di Natale. I disegni più ricorrenti erano scene invernali con paesaggi innevati, bambini, angeli, piccoli coristi, animali… Da quel momento diversi artisti iniziarono a dedicarsi ai vari soggetti per disegnare cartoline e biglietti da riprodursi con la tecnica tipografica.
In America invece questa usanza arrivò qualche tempo dopo grazie alla geniale intuizione del tipografo tedesco Loius Prang che, immigrato a Boston, fece la sua fortuna grazie ai famosi bigliettini, lanciando ogni anno un concorso con il primo premio in denaro all’artista che si distingueva per l’idea più originale.
Ogni anno i soggetti cambiavano: animali, fiori, candele, pungitopo… fino alla figura di Babbo Natale che fece la sua prima apparizione solo verso la fine ‘800, mentre in Europa si privilegiavano soprattutto i soggetti detti più propriamente “sacri”, accanto a candele, angeli e fiori, veniva riprodotto infatti il Presepe, soggetto che sbarcò oltreoceano solo con il forte incremento del fenomeno dell’immigrazione delle genti cattoliche.
Con la tecnica della stampa tipografica, potendo realizzare ormai tirature illimitate, l’uso del biglietto augurale o cartolina si avviò verso una produzione numericamente alta e con una varietà di soggetti ormai ricca di fantasia.
Oggi purtroppo, l’uso di inviare cartoline o biglietti augurali cartacei, vuoi per pigrizia, vuoi anche per la mancanza di indirizzi spesso difficilmente reperibili, si è persa… addirittura quasi non li alleghiamo più nemmeno ai regali che porgiamo a mano al destinatario aggiungendo a voce anche la partecipazione di altri amici o parenti, tanto che i vecchi biglietti sono divenuti un ricercatissimo oggetto da collezione… e per adeguarci anche noi ai tempi… è divenuto un ricercatissimo oggetto da collezione.