Ogni anno gli antichi riti della Pasqua si rinnovano per questa festa che è considerata dai Santi Padri “la solennità delle solennità, regina delle feste, vero giorno del Signore”. La parola Pasqua deriva dall’ebraico “pesach” o “Passak” che significa passaggio e fu istituita da Mosè a commemorazione del passaggio del Mar Rosso durante l’esodo degli ebrei dall’Egitto.
Anticamente si celebrava con un banchetto per ricordare il pasto frettoloso dei fuggiaschi preparando un pane senza lievito. Gesù celebrò questo rito nell’ultima cena del giovedì santo, istituendo il mistero dell’Eucarestia, quindi la Pasqua Cristiana che si festeggia a ricordo della sua Resurrezione. Gli Ebrei celebravano la Pasqua il quattordicesimo giorno della luna di marzo, in qualsiasi giorno cadesse. La Chiesa fissa la Pasqua nella domenica che segue il plenilunio di Marzo (22 marzo – 23 aprile).
La settimana Santa che precede la Pasqua inizia con la domenica delle Palme rievocando il rito della benedizione delle palme e dell’ulivo: la palma simboleggia la vittoria riportata dai fedeli sui loro nemici e trofeo della vittoria di Cristo, Re pacifico; l’ulivo è il simbolo della pace, da quando la colomba scampata al diluvio universale tornò all’Arca di Noè, portandone un ramoscello nel becco, simboleggiando pace fra cielo e terra in virtù della misericordia di Dio verso gli uomini. L’origine di questa settimana risale ai primordi del Cristianesimo. Nell’età apostolica si celebravano soltanto il Venerdì e il Sabato; più tardi si aggiunse il Mercoledì e intorno al 247 tutti i giorni della Settimana santa erano consacrati alla preparazione della Pasqua.
Nel 1955 la Settimana Santa ebbe una nuova liturgia che fissò la celebrazione dei misteri della Passione negli stessi giorni e nelle stesse ore in cui avvennero i fatti della Passione stessa. Le prime processioni delle palme si ebbero nel IV secolo a Gerusalemme. Il loro scopo era di rendere a Cristo una pubblica testimonianza di amore e di riconoscenza.
L’uovo, considerato dagli antichi simbolo della vita che si rinnova, aveva un significato assai più importante dell’odierno riferimento gastronomico; l’uso di regalare uova pasquali nasce dal fatto che durante la Settimana Santa non si potevano mangiare le uova, data la severissima osservanza del digiuno.

 

L’origine della colomba pasquale si fa risalire alla leggenda legata alla battaglia di Legnano: una coppia di colombi aveva il suo nido in una vecchia via di Milano accanto alla finestra di una signora che si era affezionata a loro. La donna aveva due figli che un giorno dovettero partire per la guerra e la donna da allora non sorrise più ai poveri colombi, che volarono fino al campo di battaglia dirigendo con il loro volo i tiri delle armi e a vittoria raggiunta si posarono sul pennone del Carroccio. Quando i figli della donna tornarono a casa, anche i colombi rioccuparono il loro nido.