Il pattinaggio non nacque per sport o per gioco, ma per necessità.
I primi pattini infatti, nacquero in tempi molto antichi fra le popolazioni nordiche, questo perché si doveva affrontare il problema di camminare con una certa disinvoltura nei territori delle loro regioni che d’inverno si trasformavano in enormi distese di giaccio. Detto problema fu risolto applicando alle scarpe delle specie di lame ricavate da ossa di animali.
I primi pattini in ferro vennero costruiti in Olanda intorno al 1300, dove il pattinaggio fu molto praticato a causa dei numerosi corsi d’acqua che, ghiacciando d’inverno, costituivano ottime e numerose piste.
Fino al 1850 i pattini venivano legati al piede per mezzo di cinghie; in seguito vennero costruite scarpe speciali con il mattino in metallo direttamente avvitato alla suola.
Nel 1893 nacque la Federazione Internazionale di Pattinaggio che istituì le prime competizioni con regolamenti e organizzò proprio in quell’anno i primi campionati di corsa su pattini, disputati ad Amsterdam. Nel 1896 si tennero a Pietroburgo i primi campionati di pattinaggio artistico e si suddivisero così le categorie di pattinaggio artistico e quello di velocità.
Anticamente, la pista su cui si potevano raggiungere le più alte velocità era considerata quella di Alma Alta, città russa fra i Monti Urali. Nelle Olimpiadi invernali del 1956, la pista di Misurina, nei pressi di Cortina d’Ampezzo, si rivelò di una perfezione pari, se non superiore a quella di Alma Alta.