Chi sono e come riconoscerli
Sant’Acacio – (8 maggio) – I suoi attributi sono il crocefisso e la spada. Viene rappresentato con il ramo di acacia o con la corona di spine. L’acacia (da cui prende il nome il Santo) fu la pianta con la quale il martire fu flagellato insieme ai suoi compagni prima di essere impalati o crocefissi sul monte Ararat. Fu centurione romano sotto il regno degli Imperatori Adriano (117-138) e Antonino (138-161). E’ il protettore degli agonizzanti.
Sant’Agata – (5 febbraio) – I suoi attributi sono la tenaglia (con la quale le fu reciso il seno) e i carboni ardenti sui quali fu condannata a camminare per subire ulteriori torture da parte del console Quintiano sotto l’Imperatore Decio ma, mentre stava per iniziare questo supplizio, l’Etna iniziò ad eruttare e un forte terremoto scosse la terra. La Santa fu allora risparmiata dalle torture ma morì di stenti in prigione. E’ protettrice delle balie e delle nutrici, dei fonditori di campane, degli infermieri e viene invocata contro le malattie del seno, le eruzioni vulcaniche e gli incendi. Patrona della città di Catania.
Sant’Agnese – (21 gennaio) – I suoi attributi sono la palma del suo martirio e un agnello in braccio o ai suoi piedi. Diverse sono le storie sulla vita e martirio di questa Santa che visse a Roma nel IV secolo e che morì con il taglio della gola senza mai perdere la propria verginità. Per questo è protettrice di vergini e di fidanzate in quanto scelse Cristo come suo fidanzato, protettrice inoltre dei giardinieri. Anticamente, nel giorno della sua festa venivano benedetti gli agnelli la cui lana era usata dalle monache di Sant’Agnese a Roma per tessere il pallio degli arcivescovi.
Sant’Agostino – (28 agosto) – I suoi attributi sono il bastone pastorale, il libro e il cuore di fuoco. Autore di testi teologici e filosofici è ancora oggi studiato e fonte di citazione. Patrono dei teologici e degli stampatori. Viene invocato per guarire da malattie degli occhi.
Sant’Alberto – (15 novembre) – Frate domenicano, si dedicò all’insegnamento della teologia e fondò case di studio per gli studenti. I suoi attributi sono il libro e la penna e viene spesso raffigurato con l’abito domenicano o come vescovo con la mitria. Già beatificato nel 1622, fu proclamato dottore della Chiesa da papa Pio XI nel 1931. E’ il protettore di scienziati e studenti di scienze naturali.
Sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787) – () – Nacque a Napoli e si laureò in diritto civile ed ecclesiastico a 16 anni. Esercitò la professione di avvocato ma all’età di 27 anni in seguito ad una causa persa per intrallazzi politici, lasciò la professione e vestì l’abito ecclesiastico. Fondò la congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi). Dopo trent’anni di vita missionaria divenne vescovo di S. Agata dei Goti nel 1762. Fu canonizzato il 1839 e proclamato dottore della Chiesa nel 1871 da Pio IX. Scrisse numerose opere di teologia morale.
Sant’Ambrogio (339-397) – (7 dicembre) – Funzionario dell’Impero romano, fu acclamato vescovo di Milano già capitale dell’Impero d’Occidente dal 292. Unificò le pratiche religiose nei territori da lui governati. Queste pratiche presero il nome di rito ambrosiano dove ebbero una parte importante i canti che vennero poi affiancati ai gregoriani come canti ambrosiani. Scrisse numerosi Inni ed è proprio ascoltando questi inni che più tardi, Sant’Agostino deciderà di convertirsi al cristianesimo.
Curiosità: dal 373 al 397 furono costruite quattro basiliche “ambrosiane” (Martyrium, Apostolorum, Virginum, Prophetarum)
Sant’Andrea – (30 novembre) – Apostolo, è raffigurato mentre viene inchiodato su una croce ad X (la croce di Sant’Andrea) oppure accanto alla croce simbolo del suo martirio.
Sant’Anna – (26 luglio) – E’ la madre della Madonna e viene spesso raffigurata insieme alla Vergine Maria e al Bambino oppure nella Natività. Indossa di solito qualcosa di rosso in segno d’amore. E’ una Santa molto popolare, protettrice dei naviganti e delle madri.
Sant’Antonio Abate – (17 gennaio) – I suoi attributi sono il saio nero da eremita, una lunga barba bianca e il bastone a forma di T (croce di Sant’Antonio). Viene raffigurato spesso con accanto un porco e per questo viene considerato il protettore degli animali domestici, o in lotta con il diavolo (le tentazioni di Sant’Antonio).
Sant’Antonio da Padova – (13 giugno) – Francescano, dottore della Chiesa e nativo di Lisbona. Guaritore e dispensatore di grazie e miracoli. I suoi attributi sono appunto l’abito francescano, la fiamma (amore), il libro aperto (la sapienza) e un giglio bianco (simbolo di verginità e purezza). Il Bambino Gesù che tiene in braccio è la rappresentazione di una sua visione.
Santa Barbara – (4 dicembre) – Fu decapitata per mano di suo padre (IV secolo) che fu incenerito da un fulmine l’istante dopo aver compiuto il fatto. Per questo la Santa viene invocata contro i fulmini ed è la protettrice degli artificieri, artiglieri e minatori.
Santa Bibiana – (2 dicembre) – Morì per mezzo della flagellazione a seguito di persecuzioni estese anche alla sua famiglia, dal governatore di Roma. Papa Simplicio fece costruire in suo onore una chiesa all’Esquilino (Roma) nel V secolo.
Santa Caterina da Siena – (29 aprile) – Patrona d’Italia insieme a San Francesco d’Assisi, viene raffigurata con l’abito dell’ordine domenicano e con un giglio in mano simbolo della sua purezza.
Sant’Eustachio – (20 settembre) – Martire sotto l’Imperatore Traiano, viene raffigurato mentre andando a caccia s’imbatte in un cervo che ha tra le corna una croce luminosa: questa fu la visione per la quale si convertì al Cristianesimo. E’ il patrono dei cacciatori e dei guardiacaccia.
San Benedetto – (21 marzo) – Il Santo Benedetto da Norcia fondò l’ordine dei benedettini ed è stato proclamato “Patrono d’Europa” da Papa Paolo VI nel 1964. Le spoglie del Santo sono custodite nell’Abbazia di Montecassino che lui steso fondò.
San Benigno – (13 febbraio) – Nacque a Todi e visse tra il III e IV secolo. Ordinato sacerdote, fu noto per la sua infinità bontà e rettitudine e subì il martirio durante le persecuzioni di Domiziano. Il suo emblema è la palma.
San Camillo – (18 luglio) – Viene invocato dai chi è in procinto di sottoporsi a intervento chirurgico in onore di S. Camillo di Lellis patrono degli ospedali, infermieri ed infermi.
San Filippo Neri – (26 maggio) – Sacerdote, fondò l’Oratorio che prese il suo nome. Fu promotore di arte e cultura, guida spirituale che diffondeva intorno a sé un senso di gioia e pace dettata dal suo noto buon umore. Patrono degli operai edili.
San Francesco d’Assisi – (4 ottobre) – Patrono d’Italia con Santa Caterina da Siena, fondatore dell’Ordine dei Frati minori, delle Clarisse del Terzo Ordine francescano. Viene raffigurato nell’abito da frate di saio ruvido con la cintura di corda a tre nodi, simbolo dei tre voti del suo ordine: povertà, obbedienza e castità. Sulle mani e sui piedi i segni delle stigmate ricevute nell’anno 1224. I suoi emblemi sono il lupo e gli uccelli. E’ anche patrono degli scout (lupetti e coccinelle), degli ecologisti, animali, uccelli e commercianti.
San Francesco Saverio – (3 dicembre) – Nacque nella Navarra nel 1506. Conobbe Ignazio di Loyola a Parigi e con lui fondò la Compagnia di Gesù. Fu grande missionario e apostolo delle Indie; predicò in Giappone e in Indonesia.
San Gabriele Arcangelo – (18 marzo) – Annunciò la sua maternità alla Vergine Maria. Viene raffigurato con un giglio in mano simbolo della purezza di Maria.
San Gennaro – (19 settembre) – Nel Duomo di Napoli sono conservate le due ampolle che contengono il sangue del Santo allo stato solido. Il sangue si liquefà a diverse temperature e in alcuni momenti ben precisi dando origine al “Miracolo di San Gennaro”. Questo fenomeno si ripete a maggio, il 19 settembre che è il giorno del martirio del Santo (giorno in cui si festeggia anche l’onomastico del nome Gennaro) e il 19 dicembre, anniversario dell’eruzione del Vesuvio del 1631. Nell’iconografia il Santo viene raffigurato con le due ampolle in mano, la mitra e la mano destra alzata in segno di benedizione. Quasi sempre sullo sfondo viene raffigurato il Vesuvio in eruzione.
San Gerolamo – (30 settembre) – Dottore della Chiesa, viene raffigurato con una grossa barba e un cappello cardinalizio ai suoi piedi o sulla testa. La rappresentazione più ricorrente in pittura lo vede in uno studio pieno di libri seduto ad uno scrittoio, con un leone ai suoi piedi cui sta togliendo una spina dalla zampa. Un’altra raffigurazione vede il Santo nel deserto, penitente (si batte il petto con un sasso), vecchio e magro, vestito di stracci.
San Giorgio – (23 aprile) – Martire e cavaliere, Santo molto venerato benché la sua leggenda sembra priva di fondamento. E’ raffigurato armato su un cavallo bianco mentre affronta un drago che sta per divorare una principessa. E’ simbolo della lotta tra il bene e il male, tra Dio e Satana.
San Giovanni Battista – (29 agosto) – Annunciò la venuta di Gesù. E’ raffigurato con i capelli incolti, la barba arruffata e semicoperto di peli di animali selvatici a ricordo del periodo di penitenza che passò nel deserto. Viene spesso raffigurato anche con un mantello su abiti semplici con in mano una croce fatta di canne intrecciate. Santo molto popolare, sono innumerevoli le feste a lui dedicate.
San Giovanni della Croce – (14 dicembre) – Dottore della Chiesa. Carmelitano, è raffigurato in contemplazione della Croce. Patrono dei Poeti e dei mistici.
San Giovanni Evangelista – (27 dicembre) – Apostolo, il suo simbolo è l’aquila e i suoi attributi sono il libro del Vangelo o una pergamena per la sua qualità di evangelista. A volte appare con un calice e un serpente, quasi sempre raffigurato in sembianze giovanili, accanto a Maria nella scena della crocifissione o accanto a Gesù nell’ultima cena.
San Giuseppe – (19 marzo) – Sposo di Maria Vergine e padre putativo di Gesù. Viene raffigurato come un vecchio barbuto, il suo attributo è il bastone fiorito che lo distinse fra i pretendenti di Maria, oppure il giglio. Patrono dei falegnami.
San Luca Evangelista – (18 ottobre) – Apostolo, il suo attributo è il toro alato. Viene spesso raffigurato nell’atto di dipingere (la tradizione vuole che abbia ritratto spesso la Vergine Maria). Patrono dei pittori.
Santa Lucia – (13 dicembre) – Siracusana, subì il martirio sotto Diocleziano. Viene raffigurata con un piatto con sopra i suoi occhi (che le vennero appunto strappati via dal suo carnefice). Santa considerata simbolo della grazia illuminante.
Santa Maria Goretti – (6 luglio) – La Santa, vergine e martire, morì appena dodicenne. Fu vittima di una feroce aggressione e preferì morire sotto i colpi di 14 coltellate piuttosto che perdere la sua verginità, perdonando il suo assassino prima di spirare. Beatificata nel 1947 da papa Pio XII, il suo corpo riposa nella cappella del Santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno (Roma). Il suo emblema è la palma.
San Marco Evangelista – (25 aprile) – Il suo attributo è il leone alato. A lui sono dedicati diversi cicli pittorici della sua vita, dalla predicazione al trasporto delle sue reliquie nella basilica di Venezia che prende il suo nome.
San Martino di Tours – (11 novembre) – Vescovo di Tours (Francia), viene raffigurato a cavallo mentre taglia a metà con la spada il suo mantello per coprire un mendicante.
San Matteo Evangelista – (21 settembre) – Apostolo, viene raffigurato anziano e barbuto, ha come emblema un angelo che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo. Spesso ha accanto una spada simbolo del suo martirio.
San Michele Arcangelo – (29 settembre) – E’ la guardia del Paradiso, raffigurato vestito di bianco con una lancia e un globo in mano. Spesso è anche raffigurato mentre uccide un drago che rappresenta Satana stesso. E’ il patrono della Polizia di Stato.
San Pietro – (29 giugno) – Apostolo, fu il primo Papa, il suo simbolo sono le chiavi del Regno di Dio o del Paradiso.
San Sebastiano – (20 gennaio) – Era un soldato romano e fu martire sotto Diocleziano, ucciso dalle frecce dei suoi commilitoni. E’ raffigurato legato ad una colonna o ad un tronco d’albero trafitto dalle frecce. I suoi attributi sono appunto la freccia , la sua spada di soldato o la palma del martirio.
Santo Stefano – (26 dicembre) – Primo martire della storia cristiana e per questo detto il protomartire, viene rappresentato con intorno delle pietre (venne appunto lapidato) simbolo del suo supplizio, avendo accusato i suoi giudici dell’uccisione di Gesù.