Nella letteratura latina la satira è un genere poetico intento a rappresentare beffardamente debolezze, difetti e malcostume dei singoli.
Nei componimenti letterari vengono messi alla berlina personaggi, comportamenti, usi e costumi. La satira è scherno e non ha mai risparmiato alcun campo, da quello politico a quello clericale, a quello sportivo, tanto per citarne qualcuno. La più nota e tollerata (tranne in alcuni singoli casi) è quella politica la quale è stata espressa nel corso dei secoli attraverso giornali specifici, oggi ricercatissimi pezzi da collezionare, come la “Tribuna Illustrata” ad esempio o “Capitan Fracassa” o ancora il quasi sconosciuto “On. Palmizio e Don Basilio” il duro faccia a faccia tra anticomunismo e anticlericalismo nell’Italia del 1947-1948, il “Rugantino” giornale di satira della Capitale ed anche “Lei è Lario” autorevole rappresentante della satira etnea.

Anche il genere della caricatura fu strumento di satira politica facendo la sua comparsa verso la fine del settecento e diffondendosi soprattutto in Inghilterra. In Francia, verso la fine dell’ottocento fu fondato da Filippon “La Caricature”, soppresso successivamente in seguito alla legge contro la libertà di stampa. Tra gli artisti più celebri del genere della caricatura dell’epoca spicca Honoré Daumier (1808-1879), il quale con i suoi disegni metteva in risalto gli aspetti negativi della politica e della società di quel tempo.
La satira è stata espressa anche attraverso cartoline umoristiche prodotte fino all’inizio del secolo scorso, per arrivare agli allegorici carri dei vari carnevali e alle odierne “strisce” sui quotidiani di oggi, oltre a essere ed essere stato un genere cinematografico. Si ricordano i molti film di Peppone e Don Camillo ad esempio, fino allo straordinario Totò e agli indimenticabili Alberto Sordi e Aldo Fabrizi. Tornando ai giorni nostri, pubblicazioni editoriali e sempre nuove trasmissioni televisive fanno ormai della satira un cavallo di battaglia, traendo maggiormente spunto dall’ambiente politico, favorendo tra l’altro la nascita di nuovi comici.

“La satira è viva, sta bene e vive alla Casa Bianca” (Robin  Williams)